
Operatrice Olistica Elisa
Raku Kai Reiki
Le parole Rei-Ki hanno origine dalle parole Raku-Kai. Si pensa possa essere stato un precursore del Reiki, incorporando l’elemento del “respiro di fuoco” utilizzato per aumentare l’energia. Raku Kai è considerato anche come “Il metodo del Drago di Fuoco”. Raku è il flusso verticale di energia e Kai è il flusso orizzontale di energia nel corpo. I due si incrociano nell’Hara o al centro di plesso solare. La croce formata dall’energia Raku e Kai è la croce che rappresenta i quattro Punti Cardinali e i quattro elementi. Nel rituale Samurai di ‘Hara Kiri’ è questo il centro fuori dal quale il guerriero Samurai si colpisce per far uscire la sua essenza vitale. La croce formata dall’energia Raku e Kai è la croce che rappresenta i quattro Punti Cardinali e Quattro Elementi. Questa forma pagana è stata impiegata dal Cristianesimo, riferendosi al segno della croce come atto di devozione. Per secoli le leggende e la storia orientale hanno collegato il drago con l’aspetto etereo o mentale della nostra natura. Dominare l’energia del drago significa dominare la mente. I draghi hanno sempre provocato paura e terrore ma anche grande rispetto per la loro saggezza, forza e coraggio. Tale simbolo infatti è stato adottato da molti leader in molti paesi ma soprattutto in Cina. Anche in Europa il simbolo del Drago è conosciuto. È probabile che San Giorgio, il Santo Protettore dell’Inghilterra, sconfiggendo il Drago, conquistasse in effetti le proprie paure mentali potendo così scendere nella propria interiorità. I draghi sono sempre stati collegati con il respiro di fuoco, con cui essi superavano i loro avversari. È questo respiro, con il fuoco che viene fornito dall’energia RAKU, che distrugge gli ostacoli e porta ad avere una mente chiara, portando comprensione e pulizia affinché si arrivi ad essere un canale chiaro e cristallino. I sette punti principali chakra, i sette colori dell’arcobaleno e le sette note della scala musicale sono tutti collegati e bilanciati armoniosamente con i diversi simboli Raku Kai, contribuendo a creare una guarigione potente e a trovare la chiave per il proprio sviluppo interiore. Il metodo Raku Kai è suddiviso in 4 livelli e le armonizzazioni sono una per ogni livello.
ARMONIZZAZIONI
Molte possono essere le motivazioni che spingono una persona ad avvicinarsi al Reiki: un disagio psicologico cui non riesce a dare un nome, una malattia, desiderio di diventare” canali ” energetici, semplice curiosità. La principale differenza fra il Reiki e la pranoterapia. Il pranoterapeuta, infatti, è un individuo già particolarmente dotato di propria energia (il ki); durante il trattamento, rischia di ” scaricarsi ” e sentirsi perciò stanco o ” esaurito “. Nel Reiki, invece, si è semplici canali energetici, non si trasmette la propria energia, ma quella universale (il Rei). Durante il trattamento Reiki, perciò, non ci si priva di nulla, non ci si stanca, ma, al contrario, il passaggio di energia ci benefica e rinvigorisce. Nella pranoterapia, inoltre, la mano destra trasmette e la mano sinistra riceve. Nel Reiki, invece, entrambi le mani sono canali di trasmissione energetici. Il bello del Reiki è anche questo: usa l’Energia Universale che è di per sé Amorevole e Intelligente. Sà perciò dove andare ed il terapeuta ha il solo compito di imporre le mani con Amore e Fiducia. Trasmettere Reiki a se stessi e agli altri costituisce un enorme possibilità di fornire benessere alla propria mente, al corpo ed allo spirito. Chi pratica Reiki tratta la persona nella sua interezza,è un grande dono d’Amore.
Il Reiki regolarizza e potenzia la circolazione energetica in tutte le aree della propria unità di corpo, mente e spirito; innesca processi di disintossicazione generale che porteranno ad una graduale eliminazione di tossine; potenzia l’azione del sistema immunitario; attenua il dolore sia acuto che cronico; rigenera i tessuti e riattiva le funzioni di tutti gli organi armonizzando i sistemi circolatorio, linfatico, endocrino, digerente e urinario; riequilibra il sistema nervoso e il sistema neurovegetativo contribuendo sensibilmente alla realizzazione di un piacevole stato di rilassamento.
A livello generale il riequilibrio energetico contrasta con profitto i disagi cui l’essere umano quotidianamente è sottoposto: la fretta, l’ansia e lo stress, l’inquinamento atmosferico e acustico, l’alimentazione errata, etc.
La propria energia personale (Ki), nei confronti della quale la sensibilità si affina, diventa tutt’uno con l’energia cosmica. Aumenta la frequenza della propria vibrazione energetica, di conseguenza muta la coscienza, a tutti i livelli: attraverso il piano del cuore la propria unità di corpo, mente e spirito si apre ad una potenziale “comprensione” delle leggi cosmiche. Agendo sul piano del cuore, il Reiki invita e sprona ogni iniziato a spostare il suo centro dal 3° chakra (Ego, volontà di potere) al 4° chakra (amore incondizionato), a trasformare il suo egoismo, la sua importanza personale, la sua presunzione in ricerca del Sé totale, dell’Uno-Tutto e la sua volontà di potenza in potenza di volontà, d’intento e di realizzazione.
Il Reiki aiuta anche a squarciare il velo di Maya fra l’essere umano e la realtà che lo circonda, a “sentire ” le cose nella più ampia prospettiva dell’equilibrio cosmico; così, se gli sembra di essere bersagliato dal destino, o da qualche malattia o segnale del suo corpo fino a prima solo latente, l’ottica di accettazione del Reiki lo può aiutare a comprendere che sta attraversando un periodo di trasformazione, un processo di metamorfosi individuale e di profonda crescita interiore, al quale è giusto non sottrarsi.
Il Reiki aiuta ognuno a sentire gli infiniti messaggi che il mondo esterno di continuo gli fa arrivare e che normalmente sfuggono alla sua normale, condizionata, distratta e pigra attenzione.
Malattie latenti, fino a quel momento mantenute tali a costo di un alto dispendio energetico, potranno allora eventualmente emergere, ma per essere guarite in accelerazione; infatti il Reiki accelera fortemente qualsiasi processo di guarigione.
Questa “purificazione” che si verifica a livello corporeo è per di più semplicemente un riflesso di processi di pulizia ben più ampi che avvengono nella personalità globale dell’individuo.
Sinergia tra cura alternativa e cura ufficiale
Essendo il Reiki una metodologia di trattamento naturale, esso non può, e non intende in alcun modo, sostituire l’importante funzione diagnostica e terapeutica della medicina, della psicologia e della psichiatria.
Il metodo Reiki è uno straordinario strumento di cura alternativa che rientra in una concezione olistica dell’Uomo e che è in grado di affiancare efficacemente qualsiasi cura o terapia ufficiale. Chi inizia un ciclo di trattamenti o di terapie Reiki viene invitato a continuare a seguire alla lettera tutte le indicazioni e prescrizioni che gli derivano dal proprio medico curante. Spetta solamente a quest’ultimo determinare una diagnosi, decidere la cura ufficiale, prescrivere dei farmaci o stabilirne l’interruzione d’assunzione. L’operatore Reiki non mancherà di segnalare al fruitore del trattamento l’opportunità di approfondire alcune eventuali problematiche attraverso visite mediche specialistiche. Un clima di serena collaborazione -scevra di qualsivoglia competizione, e nel pieno rispetto delle reciproche competenze – tra medicina ufficiale e medicina alternativa, o naturale, non può che costituire un concreto vantaggio per la persona che di tali servizi fruisce.
I Trattamenti
Trattare i Bambini: Nella pratica quotidiana capita che i figli siano le persone su cui più spesso si utilizza l’Energia Reiki; infatti, quando il bambino è agitato, di malumore o si è fatto male, il Reiki da subito risultati evidenti e confortanti. Non vi sono controindicazioni nel trattare i bambini: nel dare loro Reiki (soprattutto se sono molto piccoli) diamo però particolare ascolto al nostro sentire e cerchiamo di cogliere tutti i segnali che essi inviano. I bambini hanno un’energia ancora molto pura e forte e i trattamenti di conseguenza possono essere brevi (a seconda dell’età anche di pochi minuti). Non forziamo mai un bambino a sottoporsi a un trattamento quando non vuole e non prolunghiamo il trattamento oltre il necessario quando egli ci da segni evidenti di essersi stufato: i bambini sono assai più sensibili all’energia rispetto agli adulti e percepiscono con chiarezza quando ne hanno abbastanza.
Trattamenti ad animali, piante e cose.
ANIMALI: E’ possibile trattare con l’energia Reiki tutto ciò che ci circonda; per i nostri ami ci animali si può prendere come riferimento le indicazioni date per i bambini: loro sanno bene quando è ora di smettere il trattamento e hanno vari modi per farcelo capire. Possiamo trattare ferite, contusioni, intossicazioni, avvelenamenti. Quando l’animale sta lottando per la propria sopravvivenza si può dargli un grosso aiuto trattandolo 5-10 minuti molte volte al giorno. Si consiglia di effettuare trattamenti brevi per animali molto piccoli e di evitare il contatto di- retto con uccellini e pesci.
PIANTE: Possiamo trattare una pianta sofferente poggiando le nostre mani sul suo tronco op- pure sulla porzione di terra dove sono le sue radici.. Nel trattare un albero potremo scoprire che mentre gli diamo energia anche lui ci trasmette energia.
ACQUA E CIBO: Anche l’acqua che beviamo e il cibo che mangiamo possono essere “energizzati”: per es. si può tenere tra le mani mezz’ora dell’acqua in una bottiglia di vetro; il liquido così “caricato” aiuterà i nostri processi digestivi. Se andiamo al ristorante o in pizzeria possiamo neutralizzare eventuali disarmonie assorbite dal cibo a causa di chi lo ha cucinato tenendo il piatto tra le mani per almeno un minuto.
FARMACI: Allo stesso modo si può tenere tra le mani tre quarti d’ora la scatola dei medicinali che si stanno assumendo (compiere quest’operazione mentre stiamo leggendo o guardando la TV non sarà mai uno spreco di tempo); trattare le medicine con l’energia Reiki permette di migliorare gli effetti dei principi attivi (senza aumentarne il dosaggio), di ridurre di molto effetti collaterali dannosi e di migliorare la loro assimilabilità.
BENEDIZIONE DEL SONNO: Quando si è talmente stanchi da non poter dedicare nemmeno qualche minuto all’auto trattamento che precede il dormire notturno, consiglio di effettuare per alcuni secondi la bilanciatura del cuore prima di abbandonarsi al sonno.
Bambini e anziani: Trattate per metà tempo, in quanto su di loro il Reiki fa più effetto.
In caso di incidente o shock: Trattare di seguito il plesso solare e le ghiandole surrenali, dopo la parte esterna delle spalle, quindi tutte le posizioni. Qualunque tipo di lesione al corpo, mente o spirito provoca uno shock.
In caso di infarto del miocardio: Non trattate direttamente sul cuore, ma al di sopra e al di sotto e prendere la mano sinistra fra le vostre mani.
QUALUNQUE COSA VENGA IN CONTATTO CON LE MANI DI UN REIKISTA VIENE IRRADIATA DI REIKI.
Puoi trattare qualunque cosa con il Reiki. Per esempio se vuoi fare un regalo a una persona e desideri che essa senta ancor di più il tuo gesto spontaneo e amorevole, tratta per qualche minuto la confezione-regalo.
Se mandi una lettera d’amore o molto amichevole e desideri che sia accolta bene, compresa per quello che è, e protetta durante il viaggio postale dagli influssi energetici dell’altra posta con cui viene in contatto, trattieni la busta con la lettera per 2-3 minuti tra le tue mani con tale intento di cuore.
Toccare le cose, ascoltarle, scoprirne la diversa qualità energetica e vibrazionale ci aiuta a entrare in un contatto più stretto con esse e ad ampliare i confini della nostra ordinaria percezione. Tutto vibra. Il Reiki esprime la meraviglia di scoprire la bellezza della diversità.
Cose da tener presente nei trattamenti Reiki:
• non sostituisce il medico e le medicine, ma è un appoggio per qualunque terapia e trattamento, medico e psicologico;
• non influisce sugli effetti benefici di farmaci, interventi o altro, ma stimola la disintossicazione del corpo;
• é molto utile per tutte le persone che si occupano di terapie;
• si combina con meditazioni, Yoga, ecc;
• non ha controindicazioni ed è sempre presente;
• aiuta i processi naturali di guarigione;
• più si usa Reiki, più potente diventa il nostro flusso;
• aiuta molto prima e dopo interventi chirurgici;
• aiuta nelle emorragie;
• durante i trattamenti, ascolta il tuo intuito: le mani sanno dove serve Reiki;
• Reiki e i diabetici: si tengano sotto controllo medico costante per mantenersi regolati;
• durante periodi di cura: dopo ogni trattamento, fare un controllo medico per rivedere le dosi dei medicamenti;
• prima dei trattamenti, informare la persona da trattare che ci possono essere reazioni: emozioni, sudori, aumento di urina ed evacuazioni, resistenze, cambiamenti, ecc. La fase di disintossicazione dura più o meno 21 giorni;
• é bene bere molto durante il periodo di trattamento (acqua, tisane, bevande sane): il liquido stimola le reazioni naturali di disintossicazione;
• trattate direttamente le scottature, toglie la formazione di calore e aiuta in una guarigione più veloce, senza lasciare macchie sulla pelle, molte volte;
• non fate promesse né previsioni: non possiamo sapere come si svolgerà la guarigione. Non possiamo sapere quando l’anima sarà pronta per la guarigione. Abbiate fiducia nel Reiki!
Reiki e cristalli.
I cristalli e i minerali in generale possono essere trattati con grande efficacia con il Reiki. Essi sono dei potenti catalizzatori e convogliatori d’energia e a contatto con esseri umani, animali o piante che abbiano bisogno di energia essi la donano “amorevolmente” in virtù del naturale processo di riequilibrio che si instaura nel contatto tra due diverse forme di energia.
Aura e Corpi sottili
Il campo energetico umano è la manifestazione dell’energia universale, intimamente connessa con la vita dell’uomo. Può essere descritto come un corpo luminoso che circonda e compenetra il corpo fisico e che emette radiazioni del tutto caratteristiche. Un’aura è un insieme di energie elettromagnetiche di densità variabile; queste particelle di energia sono sospese intorno al corpo umano in un campo di forma ovale. Questo campo ovale (o uovo aurico) si trova a una distanza di circa un metro dal corpo fisico (in media) da tutte le sue parti. Si trova anche al di sopra della testa e si estende sotto i piedi sul terreno. In base alle osservazioni compiute, i ricercatori hanno elaborato modelli teorici nei quali l’aura è divisa in diversi strati, che si circondano e si compenetrano l’un l’altro; tali strati vengono chiamati anche i corpi sottili. I corpi sono costituiti da una sostanza sempre più sottile a mano a mano che si procede verso l’esterno, rispetto al corpo fisico, e le loro vibrazioni rivelano frequenze progressivamente più alte. I vari strati si differenziano per la collocazione, il colore, il grado di luminosità, la forma, la densità, la fluidità e la funzione. E’ stato provato che due oggetti non possono occupare il medesimo spazio; questo è esatto se si considerano dei mattoni, dei metalli, dei pezzi di legno, ma se gli oggetti hanno vibrazioni differenti, o se lo spazio fra i loro atomi, i loro neutroni e protoni è abbastanza largo, un altro oggetto può occupare con facilità quello spazio libero. Questo può senza dubbio sembrare incomprensibile, dunque farò alcuni facili esempi: immaginate di riempire due bicchieri colmi d’acqua, se in uno di essi verserete un po’ di sabbia l’acqua strariperà e sarà provato che l’acqua e la sabbia non possono occupare lo stesso spazio e che una deve cedere il posto all’altra. La sabbia, essendo più pesante, cade sul fondo del bicchiere alzando cosi il livello dell’acqua che immediatamente straripa. Nell’altro bicchiere, pieno fino all’orlo come il primo, versiamo zucchero in polvere. Constateremo allora che possiamo versarci fino a sei cucchiaiate di zucchero prima che l acqua straripi. Il motivo del fenomeno è semplice. Lo zucchero si dissolve nell’acqua e le sue molecole occupano gli spazi liberi fra le molecole d’acqua, in tal modo esso non prende posto. Ed è solo allora che tutto lo spazio esistente fra le molecole d’acqua è stato occupato che l’eccesso di zucchero si ammucchierà sul fondo del bicchiere per fare straripare l’acqua. Abbiamo cosi la prova che due oggetti possono occupare nello stesso tempo il medesimo spazio. Questo sta a dimostrare, si che il corpo umano e formato da molecole, ma contiene anche altri corpi sottili o spirituali. Le osservazioni sull’aura hanno rilevato una interessante struttura dualistica. Ogni strato alterno del campo aurico è fortemente strutturato in una serie di onde stabili di luce, mentre gli stadi intermedi sembrano composti di fluidi in continuo movimento. Questi fluidi scorrono attraverso la forma creata dalle onde stabili di luce e la direzione del flusso è in esse.
Concezione energetica cinese
Per la medicina tradizionale cinese tutto è energia. Qualsiasi cosa esistente in natura, compreso l’universo, è energia in continuo moto e perenne trasformazione. Il simbolo che riassume tutto il pensiero cinese è quello del tao. Questo simbolo rappresenta nel suo cerchio un’unità, che contiene due forze contrapposte ma complementari. Queste continuano eternamente a fluire l’una verso l’altra e, quando arrivano al proprio massimo energetico, hanno comunque dentro di sé una piccola parte dell’altra. Le due forze sono chiamate dai cinesi yin e yang. Esse sono presenti ovunque e regolano con il loro movimento tutte le cose. L’una esiste perché esiste l’altra e non è possibile separarle né negarne una perché si dissolverebbe il senso dell’altra. Lo yin viene definito come energia potenziale (la quiete, l’aspetto materiale, la tendenza a contenere e ad accumulare forza), lo yang è l’energia che si esprime, e cioè il movimento, l’emanazione, l’esteriorità.
Salute e malattia
La salute dipende da un corretto equilibrio tra yin e yang e la malattia deriva da uno squilibrio tra queste due forze. Yin e yang, corpo e spirito, materia e funzione,hanno bisogno l’uno dell’altro per esistere, crescere e prosperare, trasformandosi continuamente l’uno nell’altro e nutrendosi reciprocamente. La conseguenza sarà che avremo un eccesso di un tipo di energia e una carenza dell’altro, e quindi il corpo, non più in equilibrio, sarà facilmente aggredito da una serie di fattori esterni.
In Conclusione: Guarire se stessi innanzi tutto é essenziale e questo richiede coerenza, applicazione, coraggio, passione, determinazione, perseveranza ed infine intuizione. Lavorare su gli altri richiede molto amore, dedizione e tolleranza, attitudini spesso innate ma a parte questo, bisogna avere anche la giusta conoscenza, per operare in modo sempre più efficace. Per giungere a tale sapere bisogna studiare e praticare giorno dopo giorno con senso di responsabilità. La cosa fondamentale è però capire fino in fondo il messaggio nascosto che questo livello porta con sé nel percorso di evoluzione dell’individuo. Così facendo si entra in una nuova sfera di consapevolezza, esso infatti inizia il viaggio a ritroso verso la sua reale essenza. Su questo piano esso si attiva a comprendere la fisicità che lo lega su questo piano di esistenza. Per giungere ad un piano di consapevolezza superiore bisogna in questo stadio effettuare dei tagli. Questi legami che vanno trascesi sono dovuti in gran parte alle false identificazioni da parte del nostro ego. Questi tagli di identificazione portano con sé spesso sofferenza e resistenza ma sono essenziali per compiere il primo passo verso un cammino spirituale. I legami da sciogliere sono con i nostri consanguinei, gli amici, con il passato, con i nostri ideali e i soldi. Voglio spiegare che tagliare non é indice di abbandono o di indifferenza, ma segno di maturità e libertà, perché proprio acquisendola la possiamo elargire. Infatti Gesù parla chiaro quando dice “Chi ama la madre, il padre i fratelli o le sorelle più di me non é degno del mio nome”. Il taglio si estende anche nei modelli abitudinari adottati nel sociale, dove l’immagine, i soldi e le ricchezze materiali devono assolutamente essere trascesi. In altre parole bisogna imparare a lasciare andare tutte quelle false identificazioni che portano dipendenza e che come una zavorra non ci fanno elevare. La libertà a cui tanto aspiriamo va conquistata da noi perché siamo noi che ci auto-imprigioniamo con regole, modelli e abitudini diventando schiavi di noi stessi. La libertà che tanto ci affascina, come concetto, ci spaventa come eventualità reale. Chi veramente vuole essere libero deve avere il coraggio di affrontare sé stesso e le proprie limitazioni e deve essere pronto a sfatare le proprie illusioni che con perizia si è costruito a difesa delle proprie paure ed insicurezze intessendo legami, identificazioni e situazioni, creando una ragnatela che ci rende ostaggi di noi stessi.
La vita ci offre al momento giusto il maestro di cui abbiamo bisogno. Il vero maestro è colui che la vita la assapora,ne scopre le diverse sfumature e nella tempesta riesce a godere della quiete del momento e abbandonarsi al cambiamento.
Operatore Olistica Elisa
La mia formazione multidisciplinare abbraccia diverse tecniche olistiche, tra massaggio terapeutico, reiki, riflessologia, ecc. Ogni trattamento è personalizzato per adattarsi alle esigenze uniche di ogni individuo, mirando a ristabilire l’armonia tra corpo, mente e spirito.
- Shiatsu
- Pranoterapia
- Riflessologia plantare
- Reiki
- Coppettazione
- Massaggio metamerico
- Massaggio rilassante
- Massaggio anticellulite
- Massaggio facciale