DENTI, SPECCHIO DELLA SALUTE

DENTI, SPECCHIO DELLA SALUTE

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese i denti sono collegati energeticamente al movimento acqua.

L’energia acqua trova nei reni e nella vescica i suoi organo-viscere cardine. Recitava infatti il Suwen, antichissimo testo di Medicina Cinese: “Se i reni sono forti i denti sono saldi e i capelli crescono bene. Se l’energia dei reni declina, i capelli cadono e si cominciano a perdere i denti.”

Se scendiamo, però, un po’ più nel dettaglio scopriamo che i denti sono collegati energeticamente a vari meridiani, cioè a quei canali di energia che scorrono lungo il nostro corpo, studiati da millenni dall’agopuntura cinese. Ad ogni dente corrisponde uno specifico meridiano al quale, poi, corrisponde un organo ma anche un’emozione. Il cavo orale è infatti l’unica parte del corpo nella quale passano direttamente o indirettamente tutti i meridiani.

I denti incisivi rivelano, ad esempio, la salute di reni e vescica, mentre i canini di fegato e cistifellea. Nello schema seguente è possibile osservare, nello specifico, le corrispondenze tra ogni dente e il meridiano, sia per l’arcata dentaria superiore che inferiore.

Da questo si deduce l’importanza di interpretare un problema ad un dente specifico come un segnale inviato dall’organo corrispondente, una sorta di messaggio che il nostro corpo utilizza per aiutarci a prendere coscienza. Lo stesso discorso può valere anche al contrario: una radice dentale otturata può, ad esempio, creare un blocco energetico nel corpo, portando all’interruzione della funzione organica corrispondente.

Una nuova frontiera dell’odontoiatria che considera la bocca in relazione con l’essere umano e il mondo intero è la dentosofia.

Sviluppata a partire da due medici francesi di scuola antroposofica, la dentosofia (da dens, dente e sophia, saggezza) identifica nella bocca il riflesso dell’intero stato di salute dell’uomo. La metà destra della bocca viene considerata corrispondente al maschile mentre la sinistra al femminile. Ad ogni dente viene inoltre associato un contenuto archetipico.

Secondo questa visione, ad esempio, il canino superiore destro simboleggia la forza e il coraggio mentre quello sinistro è il riflesso archetipico dell’amore e dell’attaccamento alle proprie origini. Carie, sensibilità dentale,

ascessi e qualsiasi atro problema, quindi, vengono proprio interpretati come un segnale che coinvolge l’archetipo corrispondente.

Oggi i dentisti rimettono in discussione le loro prassi abituali, integrando nel loro approccio le cosiddette “medicine del futuro”, come l’agopuntura, l’omeopatia,

l’osteopatia, la chinesiologia, chiamata Dentosofia o odontoiatria olistica; tutte queste informazioni serviranno, in alcuni casi, durante il percorso della cura, allo scopo di migliorarne l’esito e i rapporti con il paziente. Questo approccio nasce dagli studi condotti dai dottori Michel Montaud, Rodrigue Mathieu e Jean-François Ardouin.

Siamo nel 1984 e i tre ricercatori individuano un possibile legame tra la bocca e lo stato psicofisico del corpo: ristabilire l’equilibrio della cavità orale potrebbe a loro dire portare a dei benefici evidenti per il corpo e per la mente.

Rispetto alla medicina tradizionale, la medicina del futuro è una medicina olistica (dove il corpo non è una somma di parti, ma tutto è collegato): nel momento in cui compare il sintomo si opera una sintesi fra quest’ultimo e il modo di funzionare dell’individuo nella sua triplice dimensione di corpo, mente e anima, tenendo conto che ogni parte del corpo è un’espressione del Tutto; il corpo non è una somma di parti, ma ogni parte è legata alla altre in maniera complessa.

Un aspetto particolare di questa disciplina alternativa è che ogni dente avrebbe un significato differente e per questo assume la massima importanza, sia singolarmente che nel contesto della cavità orale. Solo i due denti del giudizio dell’arcata superiore avrebbero lo stesso significato così come i due denti del giudizio dell’arcata inferiore.

I dentisti che decidono di proporre questo trattamento ai loro pazienti dovrebbero dunque conoscere il significato dei denti per garantire loro il massimo dei benefici. In generale si può dividere la cavità orale in bocca di destra e bocca di sinistra. Le emiarcate di destra sarebbero associate alla materialità ed alla componente maschile, mentre quelle di sinistra alla spiritualità ed alla componente femminile.

Tutte le tecniche usate nella medicina olistica sottintendono un approccio all’uomo di tipo filosofico, nel senso etimologico di quest’aggettivo: “amante della conoscenza”. Infatti è bene ricordare che la Dentosofia non ha valenza scientifica.

Paracelso, medico e alchimista, padre della medicina ermetica, diceva nel XV secolo che ciascuno di noi possiede un medico interiore che ci guida per restare in buona salute. Nel momento della malattia, se non si riesce a stabilire un contatto con il medico interiore, ci tocca cercarne un altro, all’esterno, che lo sostituisca. Per guarire, bisogna che questi due medici presentino la massima affinità possibile, ed è per questo che un solo dottore non va bene per tutti.

Si parla molto della correlazione tra parti del corpo e parte più profonda della mente. I denti sicuramente non fanno eccezione in quanto conservano la memoria di eventi della nostra vita, dei nostri stati emotivi.

Tutti conoscono l’importanza di una corretta salute dentale e buccale ai fini masticatori e digestivi, ma spesso si ignora la stretta correlazione che esiste tra l’apparato stomatognatico (bocca – mento/mandibola) ed il resto del corpo. Esistono varie mappe che precisano tali correlazioni e l’apparente incongruenza che esiste tra alcune di esse evidenzia semplicemente il differente sistema interpretativo utilizzato.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese vi è rappresentato l’universo notturno. La lingua rappresenta la terra circondata dalle acque (saliva), il palato è la volta celeste (Urano) e i denti sono la costellazione dello zodiaco, sui quali sono proiettati i segni zodiacali e i meridiani d’agopuntura.

In conclusione, chi pratica dentosofia, afferma che quando un dente ci duole, in realtà ci sta “parlando” di una parte di noi che non vogliamo o non sappiamo vedere.Quindi invito tutti a fermarvi un attimo e a imparare a dedicare del tempo al nostro IO ascoltandoci di più.

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