Corso di Radioestesia

Operatrice Olistica Elisa

CORSO DI RADIESTESIA (RADIOESTESIA)
Con il termine radioestesia deriva dalla parola latina radius, nel senso “raggio, radiazione”, e della parola greca αἴσϑησις (âisthēsis) che significa “ricerca”; va dunque intesa come “ricerca di radiazioni”. Questo è il nome moderno che viene dato a un approccio che risale a tempi ancestrali: fonti documentali mostrano come questa metodologia di indagine appartenga alla storia e alla tradizione dell’umanità, probabilmente in origine utilizzata con una valenza divinatoria. E’ uno strumento per indagare il campo delle energie sottili e quindi per fornire una lettura energetica delle varie situazioni. Tramite questa disciplina è possibile infatti fare ricerche con un raggio d’azione molto ampio: vi sono applicazioni sulla persona, e quindi il suo stato di benessere/equilibrio (in radiestesia ci si riferisce sempre alla componente energetica anche quando si indagano organi, sistemi e/o funzionalità e fisiologia), il suo carattere, la sue inclinazioni, la sua psicologia (blocchi, traumi, ecc.) e il suo stato emotivo; si possono fare ricerche relative a situazioni di vita e/o lavorative, al fine di individuare la miglior strategia per perseguire un obiettivo, si possono testare rimedi e/o metodi di riequilibrio. Vi sono poi, attraverso applicazioni specifiche come la rabdomanzia e la geobiologia, indagini rivolte all’ambiente (ricerca d’acqua e vene minerarie nel caso della prima, analisi energetiche ambientali nel caso della seconda). In ultimo, attraverso la radionica, che è il lato attivo della disciplina, una manipolazione energetica (intervento diretto sulle energie) operata in modi diversi (disegni grafici, apparecchiature, ecc.) si interviene per correggere gli squilibri rilevati al momento dell’indagine.
l A livello fisico la radiestesia aiuta a individuare squilibri e modalità di riequilibrio;
l A livello emotivo e mentale aiuta a individuare blocchi, stress, pensieri e/o emozioni limitanti, convinzioni erronee, modalità di lettura della realtà e/o di comportamento inefficaci o dannose;
l A livello ambientale aiuta a individuare energie naturali e/o artificiali la cui emissione non è salubre per l’uomo;
l Per ogni squilibrio energetico rilevato offre una possibilità diretta di intervento tramite la radionica o la possibilità di testare soluzioni differenti e la loro relativa efficacia;
l Risanando l’ambiente e riequilibrando la persona ha valore preventivo nel rimuovere le concause che possono favorire l’insorgere di ben più seri disequilibri che metterebbero a rischio il mantenimento della salute;
l A livello formativo favorisce la crescita personale, ristabilendo la capacità di un ascolto profondo di se stessi e dell’altro da sé.
Di fatto il pendolo è un rilevatore di energia, uno strumento in grado di individuare le radiazioni che ogni corpo (animale, vegetale minerale) emana. L’Ing. Zampa, il papà della radiestesia in Italia così definisce la radiestesia: è la scienza che mediante la captazione delle radiazioni che ogni corpo o sostanza emette, ci consente di scoprire corpi e sostanze nascoste, di conoscere l’ubicazione, lentità, la natura, la specie, la qualità e l’influenza che esercitano gli uni sugli altri. Nondimeno il radiestesista sarebbe un emittente di onde e si comporterebbe come una specie di radar. Il vero fondatore della radiestesia moderna è l’abbate Mermet a cui si deve l’invenzione del pendolo.
So bene che molti scienziati equiparano la radioestesia all’astrologia, considerandola un’antica superstizione. Sono tuttavia convinto che tale posizione sia ingiustificata. La bacchetta per radioestesia e il pendolo sono strumenti che mostrano la reazione del sistema nervoso umano a determinati fattori a noi attualmente sconosciuti.
Albert Einstein
Sulla faccia della terra non esiste argomento che possa essere definito non interessante; può esistere, tuttavia, una persona non interessata.

G .K. Chesterton IN QUESTO CORSO SI OTTERRANNO NOZIONI SU COME USARE IL PENDOLO, FACENDO TANTISSIMA PRATICA E VERRANNO RILASCIATE DISPENSE UTILI PER POTERLO UTILIZZARE OVUNQUE. IN BASE AL NUMERO DI ISCRITTI VERRÀ FISSATO UN GIORNO, O SABATO O DOMENICA, DOVE SI POTRÀ SPERIMENTARE CON QUESTO BELLISSIMO E AFFASCINANTE STRUMENTO. CONTATTATEMI AL MIO NUMERO DI CELLULARE PER SCOPRIRE INSIEME QUESTO MONDO STUPENDO DELL’ENERGIA.

Operatore Olistica Elisa

Massaggio anticellulite anche con l’utilizzo di una spazzola naturale che agisce in superficie rigenerando le cellule.

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CORSO DI REIKI

Operatrice Olistica Elisa

Scopri tutto quello che c’è da sapere sul Reiki: dalle origini alla pratica, ai benefici per la salute e di come integrarlo nella propria routine quotidiana. Approfondisci le differenze con altre terapie complementari e la sua integrazione con la medicina convenzionale.
Il reiki è una pratica di guarigione energetica giapponese che ha numerosi benefici per la salute e il benessere, che è stata sviluppata negli anni venti del XX secolo da Mikao Usui.
Il reiki è una pratica di guarigione energetica che sostiene ogni essere vivente che sia attraversato da una forza vitale, chiamata energia universale o energia vitale. Questa energia, può essere canalizzata e utilizzata per promuovere la salute e il benessere fisico, emotivo e spirituale.
Il reiki si basa su cinque principi fondamentali che riflettono la filosofia orientale alla base della pratica. Questi principi includono l’importanza della gratitudine, la promozione della pace interiore e l’importanza del rispetto per se stessi e per gli altri.
Il termine tra “Reiki” viene dall’Unione di due parole: “Rei” , spirituale, e “Ki”, energia, dunque energia vitale universale.
Il reiki si basa sulla canalizzazione dell’energia universale dal praticante di reiki verso il destinatario, promuovendo la guarigione fisica, emotivo e spirituale.
Il praticante di reiki utilizza le mani per canalizzare l’energia universale e inviarla al destinatario.
Questa energia è utile per trattare una vasta gamma di problemi di salute:
l Riduce lo stress e l’ansia
l Migliora il sonno a riposo
l Allevia il dolore cronico e la tensione muscolare
l Aumenta l’energia e la vitalità
l Supporto e sistema immunitario
l Favorisce il rilassamento mentale
l Migliora l’umore è il benessere psicologico
l Migliora la concentrazione
l Riduce i sintomi della depressione
l Favorisce la guarigione post-operatoria e post-parto.
La pratica del reiki si concentra sui chakra che sono i nostri centri energetici presenti nel corpo umano che si trovano lungo la colonna vertebrale e sul cranio.
I chakra sono sette e corrispondono a diverse aree del corpo e dello spirito e hanno una funzione specifica. Quando i chakra sono equilibrati e armonici, ci sentiamo in salute in equilibrio, mentre quando sono bloccati o disarmonici, possiamo sperimentare sintomi fisici o emotivi.
Il reiki utilizza dei simboli che sono elementi fondamentali utilizzati per aumentare l’intensità dell’energia e per favorire la guarigione fisico, emotivo e spirituale.
I simboli sono 4 e ognuno di essi ha un significato specifico che viene utilizzato durante la pratica del reiki.
La pratica del reiki può essere effettuata su se stessi o su altre persone e prevede una serie di passaggi e tecniche specifiche.
Nel corso verranno spiegate: le posizioni delle mani, la sequenza delle posizioni delle mani, la durata della pratica, l’auto pratica del reiki, la tecnica di respirazione, l’intenzione e attenzione.
In conclusione la pratica del reiki si fa su se stesso o su altre persone seguendo una sequenza specifica di posizione delle mani sui chakra del corpo punto è importante creare un ambiente rilassante e concentrarsi su un’energia universale sul benessere del destinatario. Può durare da pochi minuti a diverse ore e prevede l’utilizzo di tecniche di respirazione per rilassarsi.
Il sistema del reiki prevede diversi livelli di apprendimento, ciascuno dei quali fornisce una conoscenza più approfondita della pratica e un ulteriore espansione delle capacità di un praticante:
² Primo livello: è il livello base, che fornisce una conoscenza generale della pratica del reiki. Durante questo livello, il praticante impara a utilizzare le mani da applicare sui chakra del proprio corpo e su quello degli altri. Fornisce inoltre una conoscenza di base dei principi fondamentali e della teoria dell’energia universale.
² Secondo livello: da una conoscenza più approfondita della pratica del reiki. Il praticante impara a utilizzare i simboli per inviare energia universale e per lavorare su livelli più profondi del corpo e dell’anima. Questo livello prevede inoltre una conoscenza avanzata sull’energia universale.
² Terzo livello: è il livello del maestro, che porta ad una conoscenza completa della pratica del reiki e dei principi fondamentali della teoria dell’energia universale. Durante questo livello il praticante impara a utilizzare i simboli per lavorare su livelli ancora più profondi del corpo e dell’anima e a trasmettere la pratica di reiki ad altre persone.
Una seduta di Reiki porta a un’esperienza rilassante e rigenerante che aiuta a ripristinare l’equilibrio energetico del corpo, non vorreste anche voi imparare questa tecnica?
Visto e i suoi molteplici benefici per il corpo e per la mente, il reiki è un’opzione terapeutica COMPLEMENTARE O ALTERNATIVA, MAI SOSTITUTIVA, a trattamenti medici convenzionali che può aiutare a migliorare la qualità della vita e la salute in generale.
Il reiki è una pratica di guarigione che può essere benefica per molte persone ma ci sono alcune controindicazioni e precauzioni che è importante considerare prima di iniziare la pratica:
n Gravidanza;
n Disturbi psichiatrici;
n Malattie acute, come in caso di febbre alta;
n In caso di pacemaker, da parte del ricevente.
Per quanto riguarda le prospettive future, il reiki sta diventando sempre più popolare e viene usato in ambito clinico e terapeutico per integrare la medicina tradizionale. Inoltre, ci sono sempre più studi scientifici che cercano di esplorare l’efficacia del reiki e le sue applicazioni in diversi contesti come ad esempio in campo oncologico e in campo palliativo.
In generale, il reiki rappresenta una pratica di guarigione complementare che può offrire numerosi benefici per la salute e il benessere delle persone, e ci sono sempre più risorse e informazioni disponibili per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di questa pratica.
Il reiki viene utilizzato anche per gli animali, offrendo numerosi benefici come la riduzione dello stress, l’accelerazione del processo di guarigione dopo un intervento chirurgico, l’equilibrio del sistema immunitario e il miglioramento del benessere psicologico dell’animale.
Durante l’attivazione del reiki, il praticante di reiki che analizza l’energia universale attraverso le mani e la trasmette la persona che riceve l’attivazione. Questa energia favorisce la crescita spirituale e il risveglio della consapevolezza, e avrà un effetto rigenerante sul corpo e sulla mente.
Vi aspetto al mio corso, per esplorare insieme una nuova consapevolezza di noi e dell’energia dell’universo.
Per ogni info contattatemi al numero di cellulare 3485626365 e email elisa.fea87@gmail. com

Operatore Olistica Elisa

Massaggio anticellulite anche con l’utilizzo di una spazzola naturale che agisce in superficie rigenerando le cellule.

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Moxibustione: moxa e artemisia

Operatrice Olistica Elisa

Moxibustione: moxa e artemisia
Cosa significa curarsi grazie al calore sprigionato dalla moxa? Informazioni utili su questo rimedio tradizionale della medicina cinese che sfrutta le proprietà dell’Artemisia Vulgaris
Con il termine moxibustione, si intende l’applicazione prolungata di calore sui specifici punti del corpo, in corrispondenza di meridiani e agopunti. La moxibustione è una tecnica cinese, di origine tibetana. Insolito è che l’espressione sia giapponese: Moe Kusa, che sta per “erba che brucia”. L’erba che brucia in questione è l’artemisia (o assenzio selvatico), nota anche con il nome di “erba scacciadiavoli”. Si coglie al solstizio d’estate (20 o 21 giugno a seconda dell’anno), dopo che il sole l’ha imbevuta dei suoi raggi. Una volta seccatesi, le foglie vengono triturate in un mortaio fino a ottenere un impasto lanoso.
Con quest’ultimo si possono formare delle palline, dei coni o, avvolgendolo in carta di gelso, dei sigari lunghi circa 20 cm. Queste forme si appoggiano sulla pelle in corrispondenza dei punti di agopuntura, si accendono all’estremità superiore e si lasciano bruciare. Scopriamo meglio in che rapporto sono moxa e artemisia.
Artemisia vulgaris
Artemisia vulgaris è il nome scientifico della pianta arbustiva utilizzata nella moxibustione. Conosciuta anche come artemisia comune, assenzio cinese o semplicemente moxa, questa pianta, appartenente alla famiglia delle Asteracee, proviene dalle zone più temperate di Europa, Asia e Nord Africa, ma oramai è reperibile anche in Nord America.
Il nome Artemisia sembra derivi dal nome della regina Artemisia, sposa di re Mausolo (a sua volta celebre per il termine “mausoleo”, relativo all’enorme costruzione eretta per contenere le sue spoglie mortali), re della Caria.
Un’altra versione ricollega il termine Artemisia ad Artemide, nome greco della dea della caccia. In greco, la parola artemes, che sta per “sano” potrebbe rappresentare un’altra interpretazione. Ovviamente, la parola latina vulgaris ci suggerisce la comune reperibilità della pianta.
Il binomio Artemisia Vulgaris fu concepito invece da Carlo Linneo, padre della classificazione scientifica, nel 1753.
Caratteristiche dell’Artemisia Vulgaris
L’Artemisia Vulgaris possiede, per la medicina popolare, diverse proprietà medicamentose. Tra queste, sicuramente sono da annoverare proprietà antisettiche, antispasmodiche, carminative, diaforetiche, espettoranti, eupeptiche, amarotoniche e antidiabetiche. Le foglie vengono spesso inserite nelle pietanze come condimento per cibi difficilmente digeribili.
Ma perché proprio l’Artemisia nella moxa? Un’altra peculiarità dell’artemisia è quella di irradiare, quando brucia, una temperatura di circa 500/600 gradi, terapeuticamente molto efficace. Il calore irradiato dalla pianta non fa altro che ripristinare il flusso ordinario dell’energia e del sangue nel corpo, ristabilendo l’equilibrio psico-somatico.
In linea con la tradizione della medicina tradizionale cinese, moxa e artemisia sono efficaci contro le patologie riconducibili alla presenza di Freddo, Caldo o Umidità all’interno del corpo, siano queste di provenienza esterna (agenti climatici) o interni (scompensi di yang).
Preparazione della moxa con l’artemisia
Per la cura con il calore, nell’Europa di qualche secolo fa venivano utilizzati dei sacchi di fieno precedentemente intinti in acqua bollente, che venivano successivamente adagiati sulla schiena del soggetto. In alternativa, venivano confezionati dei piccoli sacchetti per parti del corpo più piccole o sensibili. Il principio rimane lo stesso.
In Oriente invece, venivano utilizzati, e si fa tuttora, dei sigari di artemisia. L’Artemisia veniva prima essiccata al sole. Una volta pronta la lanugine, nella preparazione della moxa, venivano talvolta mescolate altre erbe mediche tra cui l’Aquilaria Agallocha, la Rosa Banksiae, la Pistacia Lenticus e lo zenzero seccato. I sigari o coni di moxa venivano confezionati pressando e arrotolando l’erba, ottenendo così dei bastoncini combustibili della lunghezza di circa 20 cm, con un diametro di 1 o 2 cm. Una volta acceso il sigaro, si crea sulla punta una piccola brace, che sprigiona un fumo molto aromatico. A volte, la moxa si può trovare sotto forma di palline che vengono fatte bruciare direttamente sulla cute o, a volte, interponendovi qualcosa come, ad esempio, del sale o una piccola fetta di aglio o di zenzero.
La preparazione della moxa con l’artemisia non è proprio una pratica da poter svolgere quotidianamente in casa, quindi in rete proliferano siti con accessori per la pratica della moxibustione da utilizzare già confezionati. La tradizione talvolta viene sop-pianta-ta da dispositivi meccanici per la moxibustione.
Attenzione ad alcune controindicazioni. La moxibustione è sconsigliata a individui con temperature corporee molto alte o con ipertensioni arteriose. Dovrebbero evitarla anche le donne durante il ciclo mestruale e i bambini sotto i dieci anni d’età.

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Massaggio anticellulite anche con l’utilizzo di una spazzola naturale che agisce in superficie rigenerando le cellule.

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Massaggio facciale

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Operatrice Olistica Elisa

Massaggio facciale anche con l’utilizzo di pietre particolari, cristalloterapia.

Il Kobido
Hai mai sognato di svegliarti la mattina e non doverti truccare
Per andare al lavoro?
Il sogno di tutte noi, vero?
E se ti dicessi che non devi più rinunciare ad avere un viso
Luminoso e giovane senza spendere centinaia di euro in creme
E make up?
Il Kobido è il massaggio facciale più conosciuto e utilizzato in Giappone per fini estetici ed energetici.
In Spagna lo è anche per fini terapeutici visto che i suoi risultati sono stati dimostrati scientificamente ed è
utilizzato in grandi cliniche e centri di salute ed estetica perché è riconosciuto dal Ministero della salute
pubblica.
In Italia tale riconoscimento non c’è perché non sono state riconosciute le sue proprietà terapeutiche e
viene considerato dalle Autorità sanitarie come un massaggio olistico dalle proprietà energetiche ed
estetiche.
Salute e bellezza in Giappone
Per i giapponesi la salute e la bellezza sono collegati tra loro per cui il viso è l’espressione di un interiorità
spirituale ma soprattutto di un equilibrio o disequilibrio tra energia del corpo e la mente.
Il Kobido è una terapia manuale per cui le mani e le dita sono il principale strumento.
Si lavora con pressione sui punti di agopuntura cinese chiamati Tsubo del viso, del cranio, della testa, del
collo, della nuca, delle orecchie e degli occhi.
Le manipolazioni sono profonde e comprendono delle manovre proprie che non si applicano ad altri
massaggi.
Il Kobido si basa sui principi di Medicina Tradizionale Cinese e consta in una massaggio facciale con una
previa consulenza diagnostica il cui obiettivo è quello di sapere poi trattare con metodo e tecniche
appropriate le necessità del ricevente.
Le mani come “strumento” Principale del Kobido
Il Kobido è una terapia manuale per cui le mani e le dita sono il principale strumento.
Si lavora con pressione sui punti di agopuntura cinese chiamati
Tsubo del viso, del cranio, della testa, del collo, della nuca, delle orecchie e degli occhi.
Le manipolazioni sono profonde e comprendono delle manovre proprie che non si applicano ad altri
massaggi
Il Kobido si basa sui principi di Medicina Tradizionale Cinese e consta in una massaggio facciale con una
previa consulenza
Diagnostica il cui obiettivo è quello di sapere poi trattare con metodo e tecniche appropriate le necessità del
ricevente.
L’obiettivo del Kobido è quello di regolare un equilibrio, favorire Il benessere ma soprattutto si basa sul
principio della prevenzione per stimolare la capacità naturale del corpo di autoproteggersi e curarsi da sé .
Come lavorano e cosa son gli tsubo:
Mediante la pressione su quelli che in giapponese sono chiamati TSUBO ovvero canali energetici o meridiani
da cui scorre con ritmo ciclico energia vitale chiamata Qi si sostiene secondo la MTC ogni parte del corpo e
ogni organo.
Si lavora sulla pelle utilizzando della Crema o un olio in dosi minime unicamente per assicurare un
trattamento delicato e fluido.

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Massaggio anticellulite anche con l’utilizzo di una spazzola naturale che agisce in superficie rigenerando le cellule.

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Massaggio anticellulite

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Operatrice Olistica Elisa

MASSAGGIO DRENANTE ANTICELLULITE
I massaggi contro la cellulite, infatti, sono degli incredibili alleati per dire addio in fretta
alla buccia d’arancia, rigenerando i tessuti: grazie a diverse tecniche di manipolazione
sulle zone colpite, infatti, lo strato connettivo della pelle si riattiva, si rigenera, si
ossigena e riesce a drenare i liquidi e ad eliminare più facilmente le scorie e le tossine
che generano l’infiammazione. Le tecniche massaggio anticellulite sono diverse: alcune
agiscono sullo strato più superficiale della pelle attivando il sistema linfatico. Altre invece
stimolano il tessuto connettivo, agendo proprio dove risiede il problema. Altre ancora,
invece, sono ancora più intense ed energiche e sono mirate a ravvivare la circolazione
sanguigna.
Scopriamo insieme, allora, le principali tecniche massaggio anticellulite per ritrovare una
pelle tonica, elastica e levigata, senza troppi sacrifici.
La cellulite è spesso frutto di un grave ristagno dei liquidi. Cosa significa? Che i liquidi
incamerati dall’organismo non vengono correttamente drenati dai reni, e che il sistema
linfatico non funziona come dovrebbe. Grazie al massaggio linfodrenante è possibile
risolvere in fretta questo problema, liberando i linfonodi occlusi e agevolando il fluire dei
liquidi verso i nodi principali.
Il massaggio linfodrenante è riconosciuto come uno dei massaggi anticellulite efficaci e
ideali per chi è ancora ad uno stadio iniziale del problema. Grazie ad un tocco leggero,
ma deciso, concentrato sulla superficie della pelle, il massaggio linfodrenante
inizialmente svuota i linfonodi dalla linfa stagnante, spingendola in direzione dei reni e
facilitandone l’espulsione. Dopo aver liberato i canali, è il momento di agire sulle zone
colpite (cosce, glutei, addome o braccia) agevolando il flusso dei liquidi dai tessuti
infiammati ed edematosi in direzione dei linfonodi.
Come tante altre tecniche massaggio anticellulite, anche quella linfodrenante parte dal
basso – piedi, caviglie e polpacci – e va verso l’altro – fino ad arrivare al collo e allo
sterno, seguendo le linee e la direzione del sistema circolatorio superficiale. Come
capire se la seduta di linfodrenaggio ha fatto effetto sul vostro corpo? Semplice: se dopo
poco che il trattamento è terminato sentite un forte impulso di urinare, l’esito è positivo.
L’urgenza di fare pipì, infatti, è sinonimo di un sistema drenante attivo e vivace, che
espelle i liquidi ed evita il ristagno. Quando il gonfiore è ormai oltre i limiti e la pelle ha
assunto la caratteristica sembianza a buccia d’arancia, è tempo di intervenire con una
strategia d’urto. Oltre al massaggio linfodrenante, utile per agevolare l’espulsione dei
liquidi dal corpo, è necessario andare più in profondità stimolando il tessuto connettivale
con trattamenti anticellulite più energici e intensi. Grazie alla pressione delle dita e delle
nocche sulle zone colpite, il massaggio connettivale riattiva i tessuti, scioglie i blocchi
cellulite con forza e accende la circolazione. Anche il metabolismo trae grande beneficio
da questa tecnica di massaggio, riprendendo slancio e bruciando quindi più grassi. Il
movimento di questo massaggio anticellulite è profondo, e alterna momenti più lenti e
intensi a fasi veloci e caratterizzate da frizioni più accelerate e strong, ideali per scuotere
i tessuti e intervenire sul sistema circolatorio.
Tutto il corpo è coinvolto: come succede in altri massaggi contro la cellulite anche in quello
connettivale non ci si concentra solo sulle zone con pelle a materasso, ma si lavora a 360°
per un benessere complessivo.
Grazie a questo massaggio le cellule degli strati cutanei più profondi saranno meglio
ossigenati, grazie ad una circolazione più veloce. Il risultato? La produzione di
collagene aumenterà, aiutando i tessuti a ritornare compatti ed elastici. Il metabolismo,
ristabilito, farà bruciare più grassi al corpo. I liquidi, grazie al movimento, verranno
accompagnati verso i nodi di espulsione.
Insomma: un’efficacia a tutto tondo per liberarsi per sempre di questo fastidioso
inestetismo e ritrovare una forma fisica impeccabile.

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Operatore Olistica Elisa

Massaggio anticellulite anche con l’utilizzo di una spazzola naturale che agisce in superficie rigenerando le cellule.

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Antistress

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Operatrice Olistica Elisa

MASSAGGIO ANTISTRESS
Il massaggio rilassante è la pratica terapeutica perfetta per sconfiggere lo stress e gli
stati d’ansia insieme con tutte le spiacevoli sensazioni che queste difficili condizioni
emotive generano nel corpo. Un esempio tangibile di ripercussione fisica per la quale si
rende necessario il messaggio rilassante è la rigidità muscolare e nervosa che colpisce il
collo, la schiena e anche l’addome. La rigidità può essere più o meno grave ed è proprio
da questa che ha origine il dolore acuto o cronico lamentato dalla maggior parte dei
pazienti. Il dolore della contrattura può essere localizzato sia nel tessuto muscolare sia
nelle articolazioni, ma può affliggere anche gli organi interni, come spesso infatti
accade nelle irritazioni del colon, una sezione dell’intestino particolarmente sensibile al
tono dell’umore. Il massaggio rilassante è perfetto anche per coloro che lamentano
dolori dovuti ad eccessivo affaticamento fisico, attraverso il massaggio, infatti, i pazienti
scongiurano i disturbi dovuti alla fatica così come allo stress.
Come agisce il massaggio rilassante
Il massaggio rilassante agisce su vari punti del corpo, grazie a tecniche specifiche
stimola l’energia dell’organismo, ma non solo, uno fra i suoi più importanti effetti è quello
di riattivare la circolazione sanguigna e linfatica. Il massaggio rilassante, come si può
facilmente dedurre, non è dunque una semplice pratica di rilassamento anti stress, ma si
configura come un’importante terapia sia curativa sia preventiva. Per quanto riguarda la
stimolazione dell’energia derivata da sedute di massaggio rilassante, è bene sapere
quanto l’energia per l’organismo non vada assolutamente sottovalutata perché grazie a
questa stimolazione il corpo è in grado di ristabilire i propri equilibri che purtroppo lo
stress, i ritmi frenetici e le scorrette abitudini quotidiane riescono facilmente a intaccare.
Il massaggio rilassante, agendo direttamente attraverso opportune manipolazioni, è in
grado di riequilibrare il delicato e fondamentale rapporto che corre fra corpo e anima.
Come si pratica il massaggio rilassante
Sempre più persone si sottopongono a sedute di massaggio rilassante proprio per gli
innumerevoli benefici a cui dà origine. La seduta terapeutica, che deve sempre essere
praticata in centri specializzati con un personale professionale competente, viene
effettuata attraverso movimenti lenti e pressioni più o meno profonde sul corpo, il
massaggio comunque rispetta un delicato ritmo che proprio per la sua fluidità di
movimento favorisce il rilassamento psico emotivo dei pazienti che vi si sottopongono. Il
massaggio rilassante, come altri tipi di massaggi terapeutici, usufruisce dell’ausilio di oli
essenziali che rilasciano molteplici effetti benefici durante la seduta, sono infatti molto
utili sia a livello cutaneo perché favoriscono la fluidità delle manipolazioni praticate dal
massaggiatore, sia a livello emotivo in quanto le loro fragranze aiutano i pazienti a
rilassarsi e ad allontanare le tensioni psichiche che si ripercuoto sul loro corpo. Durante
il massaggio rilassante ha molta importanza anche l’ambiente circostante in cui avviene
la seduta, infatti, in genere la sala del massaggio è dotata di luci dai toni caldi e di
regolata intensità e, molto spesso, il massaggio viene praticato con un sottofondo
musicale opportunamente scelto per favorire il rilassamento e per scacciare lo stress
quotidiano.
I benefici del massaggio rilassante
Il massaggio rilassante, come si è visto, si caratterizza per i numerosi effetti benefici che
apporta nell’organismo e proprio per questo è scelto come anti-stress da sempre più
persone. Le finalità che il massaggio rilassante si pone e soddisfa si focalizzano
principalmente sul miglioramento del sistema immunitario grazie alla stimolazione della
circolazione linfatica e sul rilassamento generale del corpo soprattutto con un’azione
mirata sulle contratture del sistema muscolare. Altre importanti proprietà del massaggio
rilassante che non si possono assolutamente trascurare sono quelle che riguardano la
stimolazione della produzione di endorfine, il grande beneficio che apporta sulla qualità
del sonno e il miglioramento della memoria e della concentrazione.

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Operatore Olistica Elisa

La mia formazione multidisciplinare abbraccia diverse tecniche olistiche, tra  massaggio terapeutico, reiki, riflessologia, ecc. Ogni trattamento è personalizzato per adattarsi alle esigenze uniche di ogni individuo, mirando a ristabilire l’armonia tra corpo, mente e spirito.

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Massaggio metamerico

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Operatrice Olistica Elisa

Che cos’è e a cosa serve il massaggio metamerico
Il massaggio metamerico consiste nella stimolazione di specifiche fasce o zone collocate orizzontalmente lungo la schiena, agendo di riflesso sulla colonna vertebrale. Ciascuna fascia è collegate ad un determinato organo, il quale a sua volta è associato ad una determinata emozione. Allentando le tensioni presenti in queste fasce, si ha come effetto una sensazione di profondo rilassamento, ci si sente rigenerati nel corpo e nella mente.

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Il nome “massaggio metamerico” prende origine dai METAMERI, che sono appunto le fasce orizzontali presenti sulla schiena, attraversate dal sistema nervoso periferico. Queste fasce reagiscono ad ogni stimolo conseguente a qualsiasi emozione venga nel corpo nutrita e repressa.
Come vedremo tra poco, ogni emozione è strettamente collegata con un determinato organo e con delle viscere: in caso di emozione trattenuta, ogni individuo somatizza e la conseguenza saranno inestetismi. Ebbene sì, questi ultimi sono i nostri primi campanelli dall’allarme e celano l’inizio di dolori e tensioni varie. Il massaggio metamerico porta benefici anche da questo punto di vista.
Tecniche del massaggio metamerico
Una delle tecniche più importanti del massaggio metamerico è la manualità di scollamento. Ad esempio, per eseguire un buon trattamento sulla schiena di un individuo che decide di farsi massaggiare per via dei forti dolori accusati alla zona lombare o sacrale, bisognerà riconoscerla come zona dell’eliminazione: ciò ci consentirà di sapere che esistono degli scompensi agli organi collegati con questa zona e saprai bene come intervenire. Il nostro obiettivo è quello di “scollare” la zona più dolorosa, così da migliorare il mal di schiena, con conseguente miglioramento di tutta l’innervazione degli organi corrispondenti.
Quella utilizzata dal massaggio metamerico è una tecnica di tipo riflessogeno: infatti, agendo sulla fitta rete del sistema nervoso, arriva a portare di riflesso i suoi effetti anche nell’area periferica del corpo.
In particolare viene stimolato il sistema connettivo, il quale:
• Costituisce il tessuto adiposo, a livello dell’ipoderma e dà luogo all’unica nostra riserva di energia;
• costituisce il tessuto osseo del nostro scheletro;
• costituisce le cartilagini, cuscinetti tra le ossa stesse, che servono per evitare traumi durante i movimenti vari del nostro corpo;
• costituisce il sangue, tessuto liquido fondamentale per la vita.
• é congiunzione, tra epidermide e derma;

• collega il muscolo all’osso, consentendo in tal modo il movimento mediante legamenti e tendini ed avvolge le cartilagini con una membrana connettivale chiamata pericondrio.
La tecnica di compressione e manipolazione del tessuto connettivo utilizzata nel massaggio metamerico, riduce le tossine che vengono a formarsi dopo periodi di forte stress e agitazione.
Massaggio connettivale metamerico
A tutti i problemi elencati c’è una soluzione: il massaggio connettivale metamerico. Esso prende spunto dall’importanza del tessuto connettivo, che è nella cute, a livello del derma, precisamente al di sotto del tessuto connettivo propriamente detto. Questo separa l’epidermide dal derma fornendo costantemente nutrimento al tessuto epiteliale, che altrimenti, non vascolarizzato, ne sarebbe per sua natura pericolosamente privo.

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Le emozioni nel massaggio metamerico
Secondo la medicina tradizionale cinese le emozioni sono le seguenti:
• GIOIA: l’emozione della gioia stimola il cuore e l’intestino tenue: la ghiandola collegata a questa emozione è la TIROIDE.
• PREOCCUPAZIONE: l’emozione della preoccupazione (anche riflessione) stimola la milza e lo stomaco: la ghiandola collegata è il PANCREAS.
• TRISTEZZA: l’emozione della tristezza stimola i polmoni e l’intestino crasso (anche detto colon): le relative ghiandole collegate sono le OVAIE nelle donne e i TESTICOLI nell’uomo.
• RABBIA: l’emozione della rabbia stimola il fegato e la vescica biliare: la relativa ghiandola è sempre il FEGATO in quanto esso è considerato sia ghiandola che produce bile che organo con le sue 760 funzioni.
• PAURA: l’emozione della paura, infine, stimola i reni e la vescica urinaria: le ghiandole collegate sono le SURRENI.
Se una di queste emozioni non viene manifestata, ad esempio, viene trattenuta la RABBIA o il PIANTO, ecco che potrà essere trovato il metamero corrispondente, che, per esempio, per la RABBIA è il FEGATO e la VESCICA BILIARE; per il PIANTO sono i POLMONI e il GROSSO INTESTINO: tutti questi organi si presentano particolarmente tesi e/o dolorosi proprio quando queste emozioni vengono trattenute.
Nel massaggio metamerico si vanno a trattare tutte queste emozioni che vengono provate dal sistema nervoso: è quest’ultimo a sensibilizzare organi e viscere e questi stimoli vengono successivamente letti dal cervello come stimolo biochimico.
Massaggio metamerico gambe
Il massaggio metamerico alle gambe può dare un grande aiuto e sollievo alle gambe che presentano gonfiori, cellulite e una cattiva circolazione del sangue. Grazie alle manualità di scollamento del polpaccio, del ginocchio e delle cosce, è possibile aiutare il corpo ad espellere le tossine, stimolando tutte quelle zone ricche di linfonodi, muovendo la linfa dalla zona periferica alla zona centrale del corpo.
Benefici
Allentando con cura ogni metamero, appunto grazie ad un massaggio metamerico, si ristabilisce il giusto contatto tra il sistema nervoso e l’organo corrispondente sulla zona anteriore del corpo.
A seguito del trattamento ai vari metameri, con il trascorrere del tempo, le persone si accorgono di non riuscire più a trattenere le loro emozioni. Questo è un bene: manifestare il proprio stato emotivo consente infatti di liberare quello che si accumula dentro il sistema nervoso ottenendo in questo modo un prezioso ed intenso rilassamento di tutto l’organismo. La probabilità di accusare dei grossi scompensi fisici verrà via via meno.
Sensazioni dopo il massaggio: capiterà che alcune persone confessino che dopo il trattamento le emozioni risulta più difficile trattenerle: lo stimolo diventa così forte che in certe situazioni le persone si lasciano completamente andare, tanto da manifestare il proprio sentimento di gioia, pianto ecc … addirittura in quel momento.
Succede anche, come positiva conseguenza, che con questo tipo di massaggio ai metameri il sistema nervoso ritrova il suo naturale equilibrio e, laddove prima c’era un eccesso – di rabbia, di pianto, ecc. – nel provare determinate emozioni, dopo i vari trattamenti ai metameri, anche queste vengono vissute dal sistema nervoso con più calma e con eccellente lucidità mentale.
Quindi la persona si calma, prende consapevolezza delle proprie emozioni, si sente molto più rilassata. Questo straordinario ed inatteso beneficio dura per parecchi giorni e, perseverando nel massaggio, anche per parecchi mesi o addirittura anni.

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Controindicazioni
Il massaggio metamerico in sè non presenta controindicazioni. Tuttavia è bene prestare attenzione a non cercare risultati immediati: perché una tensione alla schiena si scolli totalmente occorreranno più sedute e non una sola seduta.
Il rischio in questo caso è quello che il versamento di tossico (quindi istamina) legato al massaggio sia così forte che il giorno dopo la persona trattata dal massaggio metamerico lamenti un eccessivo dolore alla schiena, anche se è vero che tutti coloro che si sottopongono a questo trattamento accusano nelle 48 ore successive un po’ di dolore alla schiena.
E’ del tutto normale, ed è anzi un buon indizio che il massaggio è stato efficace ed intenso.
Possiamo dunque affermare che questo tipo di massaggio è efficace: l’unico consiglio se intendi apprendere come farlo è quello di prendere confidenza con questa nuova manualità con calma. Visto che lo scollamento è molto intenso, trattandosi di una manovra piuttosto dolorosa, essa dovrà essere appresa per gradi, piano piano, Dovrai iniziare intanto ad introdurre i concetti base allentando poco alla volta qualche metamero.

Operatore Olistica Elisa

La mia formazione multidisciplinare abbraccia diverse tecniche olistiche, tra  massaggio terapeutico, reiki, riflessologia, ecc. Ogni trattamento è personalizzato per adattarsi alle esigenze uniche di ogni individuo, mirando a ristabilire l’armonia tra corpo, mente e spirito.

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Coppettazione

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Operatrice Olistica Elisa

COSA E’ LA COPPETTAZIONE CINESE?
Attraverso l’utilizzo di apposite coppette l’operatore crea un effetto ventosa facendole aderire al corpo in modo da stimolare la circolazione sanguigna e indurre il movimento energetico che tende naturalmente all’equilibrio. Per questa ragione aiuta a liberare i ristagni e gli accumuli, favorisce il buon funzionamento di tutti gli apparati e il miglioramento di disturbi psico-emotivi oltre ad essere un ottimo trattamento del dolore.
“A causa di uno stile di vita disordinato oggi più che mai ogni persona avverte quel bisogno di riportare l’equilibrio psico-emotivo e fisico per ritornare a sentirsi bene in modo da affrontare la vita con serenità. Questa è la base di una vita felice perché quando una persona si sente bene ha la possibilità di realizzare i suoi progetti per sè stessa e per gli altri”.
ORIGNI:
Le prime indicazioni sull’uso medico della coppettazione furono ritrovate sul sigillo di un medico risalente al 3300 a.C. circa. Anche nella medicina tradizionale in India, Cina, Sud America, ed Egitto la coppettazione era una pratica terapeutica riconosciuta. Nella Grecia Classica esisteva addirittura un dio della coppettazione e il procedimento veniva applicato così spesso che la coppetta divenne simbolo dei medici.
Nell’ambito della sua teoria umorale il medico greco Ippocrate forniva non solo un fondamento teorico dell’efficacia della coppettazione, ma anche indicazioni dettagliate per l’applicazione pratica. Nel Medio-Evo erano soprattutto i chirurgi-barbieri a sottoporre i clienti a coppettazione cinese. Poi negli anni 20 del secolo scorpo il medico austricao Bernhard Aschner riportò in auge questa terapia. Oggi la coppettazione viene praticata prevalentemente da naturopati e medici naturisti.
La Coppettazione o “Ba Guan” in inglese “Cupping” è una tecnica conosciuta e praticata anche in Italia. In Cina la Coppettazione ha un impiego millenario da sola o associata all’agopuntura. Si effettua facendo aderire alla cute una piccola coppa di vetro, bambù o ceramica, entro la quale si è creato il vuoto tramite una fiamma.
In Medicina Cinese questo viene interpretato come l’espressione di un impulso al movimento del KI (energia) e del Sangue che va a contrastare il ristagno del KI e del sangue che sta alla base di sindromi dolorose specie muscolo-scheletriche. Il metodo è consigliato per trattare zone ben precise e localizzate soprattutto dopo l’esposizione vento-freddo oppure in presenza di accumulo di liquidi o fluidi. Si può utilizzare anche in caso di dolore o distorsione articolare post tramatici.
BENEFICI
Liberare ristagni come adipe, liquidi, trattamento inestetismi (cellulite, ritenzione), favorire il movimento dell’energia vitale detta “Ki” (riequilibrio energetico psico-fisico),trattamento del dolore: sintomi muscolo-scheletrici, vento-freddo, post traumatico, decontratturare, attivare il metabolismo, attivare la circolazione sanguigna (del 300%), effetto disintossicante e antinfiammatorio, ossigenazione e drenaggio della linfa, migliorare la respirazione, disturbi stagionali di tosse o congestione, migliora la funzionalità dell’apparato digerente: gastriti, diarrea, stipsi, allevia lombalgie, mal di schiena.
È stupefacente quanto questa tecnica, sia benefica per il corpo e per la mente, infatti con questa metodica è possibile ottenere risultati che si riflettono positivamente sulla psiche, (migliora stress, ansia, insonnia, depressione) donando puro benessere a tutto l’organismo.
EFFETTI INDESIDERATI:
comparsa di segno bluastro (tipo livido) per alcuni giorni.
TIPI DI COPPETTAZIONE:
COPPETTAZIONE STATICA: si applicano le coppette e si lasciano agire. L’effetto ventosa estrae le sostanze nocive per l’organismo. Stimola il movimento del ki (energia), ossigena i tessuti, favorisce l’eliminazione delle tossine, riduce le tensioni muscolari, libera i ristagni, agisce direttamente anche in caso di inestetismo.
MASSAGGIO DINAMICO A COPPETTE: le coppette scorrono sulla cute con olio creando un piacevole effetto ventosa che rende i tessuti più lisci e compatti. Sblocca i ristagni,migliorare la circolazione/ossigenazione e combatte la ritenzione, rimuove le impurità,muove liquidi e tossine,effetto estetico.
In entrambe le tecniche l’effetto ventosa sblocca l’energia ferma. Lo scopo è attivare e liberare l’energia quindi averne di più a disposizione per realizzare progetti e vivere in modo più attivo e creativo la vita.

Operatore Olistica Elisa

La mia formazione multidisciplinare abbraccia diverse tecniche olistiche, tra  massaggio terapeutico, reiki, riflessologia, ecc. Ogni trattamento è personalizzato per adattarsi alle esigenze uniche di ogni individuo, mirando a ristabilire l’armonia tra corpo, mente e spirito.

Testimonianze dei Clienti Soddisfatti

Reiki

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Operatrice Olistica Elisa

Raku Kai Reiki
Le parole Rei-Ki hanno origine dalle parole Raku-Kai. Si pensa possa essere stato un precursore del Reiki, incorporando l’elemento del “respiro di fuoco” utilizzato per aumentare l’energia. Raku Kai è considerato anche come “Il metodo del Drago di Fuoco”. Raku è il flusso verticale di energia e Kai è il flusso orizzontale di energia nel corpo. I due si incrociano nell’Hara o al centro di plesso solare. La croce formata dall’energia Raku e Kai è la croce che rappresenta i quattro Punti Cardinali e i quattro elementi. Nel rituale Samurai di ‘Hara Kiri’ è questo il centro fuori dal quale il guerriero Samurai si colpisce per far uscire la sua essenza vitale. La croce formata dall’energia Raku e Kai è la croce che rappresenta i quattro Punti Cardinali e Quattro Elementi. Questa forma pagana è stata impiegata dal Cristianesimo, riferendosi al segno della croce come atto di devozione. Per secoli le leggende e la storia orientale hanno collegato il drago con l’aspetto etereo o mentale della nostra natura. Dominare l’energia del drago significa dominare la mente. I draghi hanno sempre provocato paura e terrore ma anche grande rispetto per la loro saggezza, forza e coraggio. Tale simbolo infatti è stato adottato da molti leader in molti paesi ma soprattutto in Cina. Anche in Europa il simbolo del Drago è conosciuto. È probabile che San Giorgio, il Santo Protettore dell’Inghilterra, sconfiggendo il Drago, conquistasse in effetti le proprie paure mentali potendo così scendere nella propria interiorità. I draghi sono sempre stati collegati con il respiro di fuoco, con cui essi superavano i loro avversari. È questo respiro, con il fuoco che viene fornito dall’energia RAKU, che distrugge gli ostacoli e porta ad avere una mente chiara, portando comprensione e pulizia affinché si arrivi ad essere un canale chiaro e cristallino. I sette punti principali chakra, i sette colori dell’arcobaleno e le sette note della scala musicale sono tutti collegati e bilanciati armoniosamente con i diversi simboli Raku Kai, contribuendo a creare una guarigione potente e a trovare la chiave per il proprio sviluppo interiore. Il metodo Raku Kai è suddiviso in 4 livelli e le armonizzazioni sono una per ogni livello.
ARMONIZZAZIONI
Molte possono essere le motivazioni che spingono una persona ad avvicinarsi al Reiki: un disagio psicologico cui non riesce a dare un nome, una malattia, desiderio di diventare” canali ” energetici, semplice curiosità. La principale differenza fra il Reiki e la pranoterapia. Il pranoterapeuta, infatti, è un individuo già particolarmente dotato di propria energia (il ki); durante il trattamento, rischia di ” scaricarsi ” e sentirsi perciò stanco o ” esaurito “. Nel Reiki, invece, si è semplici canali energetici, non si trasmette la propria energia, ma quella universale (il Rei). Durante il trattamento Reiki, perciò, non ci si priva di nulla, non ci si stanca, ma, al contrario, il passaggio di energia ci benefica e rinvigorisce. Nella pranoterapia, inoltre, la mano destra trasmette e la mano sinistra riceve. Nel Reiki, invece, entrambi le mani sono canali di trasmissione energetici. Il bello del Reiki è anche questo: usa l’Energia Universale che è di per sé Amorevole e Intelligente. Sà perciò dove andare ed il terapeuta ha il solo compito di imporre le mani con Amore e Fiducia. Trasmettere Reiki a se stessi e agli altri costituisce un enorme possibilità di fornire benessere alla propria mente, al corpo ed allo spirito. Chi pratica Reiki tratta la persona nella sua interezza,è un grande dono d’Amore.
Il Reiki regolarizza e potenzia la circolazione energetica in tutte le aree della propria unità di corpo, mente e spirito; innesca processi di disintossicazione generale che porteranno ad una graduale eliminazione di tossine; potenzia l’azione del sistema immunitario; attenua il dolore sia acuto che cronico; rigenera i tessuti e riattiva le funzioni di tutti gli organi armonizzando i sistemi circolatorio, linfatico, endocrino, digerente e urinario; riequilibra il sistema nervoso e il sistema neurovegetativo contribuendo sensibilmente alla realizzazione di un piacevole stato di rilassamento.
A livello generale il riequilibrio energetico contrasta con profitto i disagi cui l’essere umano quotidianamente è sottoposto: la fretta, l’ansia e lo stress, l’inquinamento atmosferico e acustico, l’alimentazione errata, etc.
La propria energia personale (Ki), nei confronti della quale la sensibilità si affina, diventa tutt’uno con l’energia cosmica. Aumenta la frequenza della propria vibrazione energetica, di conseguenza muta la coscienza, a tutti i livelli: attraverso il piano del cuore la propria unità di corpo, mente e spirito si apre ad una potenziale “comprensione” delle leggi cosmiche. Agendo sul piano del cuore, il Reiki invita e sprona ogni iniziato a spostare il suo centro dal 3° chakra (Ego, volontà di potere) al 4° chakra (amore incondizionato), a trasformare il suo egoismo, la sua importanza personale, la sua presunzione in ricerca del Sé totale, dell’Uno-Tutto e la sua volontà di potenza in potenza di volontà, d’intento e di realizzazione.
Il Reiki aiuta anche a squarciare il velo di Maya fra l’essere umano e la realtà che lo circonda, a “sentire ” le cose nella più ampia prospettiva dell’equilibrio cosmico; così, se gli sembra di essere bersagliato dal destino, o da qualche malattia o segnale del suo corpo fino a prima solo latente, l’ottica di accettazione del Reiki lo può aiutare a comprendere che sta attraversando un periodo di trasformazione, un processo di metamorfosi individuale e di profonda crescita interiore, al quale è giusto non sottrarsi.
Il Reiki aiuta ognuno a sentire gli infiniti messaggi che il mondo esterno di continuo gli fa arrivare e che normalmente sfuggono alla sua normale, condizionata, distratta e pigra attenzione.
Malattie latenti, fino a quel momento mantenute tali a costo di un alto dispendio energetico, potranno allora eventualmente emergere, ma per essere guarite in accelerazione; infatti il Reiki accelera fortemente qualsiasi processo di guarigione.
Questa “purificazione” che si verifica a livello corporeo è per di più semplicemente un riflesso di processi di pulizia ben più ampi che avvengono nella personalità globale dell’individuo.

Sinergia tra cura alternativa e cura ufficiale
Essendo il Reiki una metodologia di trattamento naturale, esso non può, e non intende in alcun modo, sostituire l’importante funzione diagnostica e terapeutica della medicina, della psicologia e della psichiatria.
Il metodo Reiki è uno straordinario strumento di cura alternativa che rientra in una concezione olistica dell’Uomo e che è in grado di affiancare efficacemente qualsiasi cura o terapia ufficiale. Chi inizia un ciclo di trattamenti o di terapie Reiki viene invitato a continuare a seguire alla lettera tutte le indicazioni e prescrizioni che gli derivano dal proprio medico curante. Spetta solamente a quest’ultimo determinare una diagnosi, decidere la cura ufficiale, prescrivere dei farmaci o stabilirne l’interruzione d’assunzione. L’operatore Reiki non mancherà di segnalare al fruitore del trattamento l’opportunità di approfondire alcune eventuali problematiche attraverso visite mediche specialistiche. Un clima di serena collaborazione -scevra di qualsivoglia competizione, e nel pieno rispetto delle reciproche competenze – tra medicina ufficiale e medicina alternativa, o naturale, non può che costituire un concreto vantaggio per la persona che di tali servizi fruisce.

I Trattamenti

Trattare i Bambini: Nella pratica quotidiana capita che i figli siano le persone su cui più spesso si utilizza l’Energia Reiki; infatti, quando il bambino è agitato, di malumore o si è fatto male, il Reiki da subito risultati evidenti e confortanti. Non vi sono controindicazioni nel trattare i bambini: nel dare loro Reiki (soprattutto se sono molto piccoli) diamo però particolare ascolto al nostro sentire e cerchiamo di cogliere tutti i segnali che essi inviano. I bambini hanno un’energia ancora molto pura e forte e i trattamenti di conseguenza possono essere brevi (a seconda dell’età anche di pochi minuti). Non forziamo mai un bambino a sottoporsi a un trattamento quando non vuole e non prolunghiamo il trattamento oltre il necessario quando egli ci da segni evidenti di essersi stufato: i bambini sono assai più sensibili all’energia rispetto agli adulti e percepiscono con chiarezza quando ne hanno abbastanza.
Trattamenti ad animali, piante e cose.

ANIMALI: E’ possibile trattare con l’energia Reiki tutto ciò che ci circonda; per i nostri ami ci animali si può prendere come riferimento le indicazioni date per i bambini: loro sanno bene quando è ora di smettere il trattamento e hanno vari modi per farcelo capire. Possiamo trattare ferite, contusioni, intossicazioni, avvelenamenti. Quando l’animale sta lottando per la propria sopravvivenza si può dargli un grosso aiuto trattandolo 5-10 minuti molte volte al giorno. Si consiglia di effettuare trattamenti brevi per animali molto piccoli e di evitare il contatto di- retto con uccellini e pesci.
PIANTE: Possiamo trattare una pianta sofferente poggiando le nostre mani sul suo tronco op- pure sulla porzione di terra dove sono le sue radici.. Nel trattare un albero potremo scoprire che mentre gli diamo energia anche lui ci trasmette energia.
ACQUA E CIBO: Anche l’acqua che beviamo e il cibo che mangiamo possono essere “energizzati”: per es. si può tenere tra le mani mezz’ora dell’acqua in una bottiglia di vetro; il liquido così “caricato” aiuterà i nostri processi digestivi. Se andiamo al ristorante o in pizzeria possiamo neutralizzare eventuali disarmonie assorbite dal cibo a causa di chi lo ha cucinato tenendo il piatto tra le mani per almeno un minuto.
FARMACI: Allo stesso modo si può tenere tra le mani tre quarti d’ora la scatola dei medicinali che si stanno assumendo (compiere quest’operazione mentre stiamo leggendo o guardando la TV non sarà mai uno spreco di tempo); trattare le medicine con l’energia Reiki permette di migliorare gli effetti dei principi attivi (senza aumentarne il dosaggio), di ridurre di molto effetti collaterali dannosi e di migliorare la loro assimilabilità.
BENEDIZIONE DEL SONNO: Quando si è talmente stanchi da non poter dedicare nemmeno qualche minuto all’auto trattamento che precede il dormire notturno, consiglio di effettuare per alcuni secondi la bilanciatura del cuore prima di abbandonarsi al sonno.
Bambini e anziani: Trattate per metà tempo, in quanto su di loro il Reiki fa più effetto.
In caso di incidente o shock: Trattare di seguito il plesso solare e le ghiandole surrenali, dopo la parte esterna delle spalle, quindi tutte le posizioni. Qualunque tipo di lesione al corpo, mente o spirito provoca uno shock.
In caso di infarto del miocardio: Non trattate direttamente sul cuore, ma al di sopra e al di sotto e prendere la mano sinistra fra le vostre mani.
QUALUNQUE COSA VENGA IN CONTATTO CON LE MANI DI UN REIKISTA VIENE IRRADIATA DI REIKI.
Puoi trattare qualunque cosa con il Reiki. Per esempio se vuoi fare un regalo a una persona e desideri che essa senta ancor di più il tuo gesto spontaneo e amorevole, tratta per qualche minuto la confezione-regalo.
Se mandi una lettera d’amore o molto amichevole e desideri che sia accolta bene, compresa per quello che è, e protetta durante il viaggio postale dagli influssi energetici dell’altra posta con cui viene in contatto, trattieni la busta con la lettera per 2-3 minuti tra le tue mani con tale intento di cuore.
Toccare le cose, ascoltarle, scoprirne la diversa qualità energetica e vibrazionale ci aiuta a entrare in un contatto più stretto con esse e ad ampliare i confini della nostra ordinaria percezione. Tutto vibra. Il Reiki esprime la meraviglia di scoprire la bellezza della diversità.
Cose da tener presente nei trattamenti Reiki:
• non sostituisce il medico e le medicine, ma è un appoggio per qualunque terapia e trattamento, medico e psicologico;
• non influisce sugli effetti benefici di farmaci, interventi o altro, ma stimola la disintossicazione del corpo;
• é molto utile per tutte le persone che si occupano di terapie;
• si combina con meditazioni, Yoga, ecc;
• non ha controindicazioni ed è sempre presente;
• aiuta i processi naturali di guarigione;
• più si usa Reiki, più potente diventa il nostro flusso;
• aiuta molto prima e dopo interventi chirurgici;
• aiuta nelle emorragie;
• durante i trattamenti, ascolta il tuo intuito: le mani sanno dove serve Reiki;
• Reiki e i diabetici: si tengano sotto controllo medico costante per mantenersi regolati;
• durante periodi di cura: dopo ogni trattamento, fare un controllo medico per rivedere le dosi dei medicamenti;
• prima dei trattamenti, informare la persona da trattare che ci possono essere reazioni: emozioni, sudori, aumento di urina ed evacuazioni, resistenze, cambiamenti, ecc. La fase di disintossicazione dura più o meno 21 giorni;
• é bene bere molto durante il periodo di trattamento (acqua, tisane, bevande sane): il liquido stimola le reazioni naturali di disintossicazione;
• trattate direttamente le scottature, toglie la formazione di calore e aiuta in una guarigione più veloce, senza lasciare macchie sulla pelle, molte volte;
• non fate promesse né previsioni: non possiamo sapere come si svolgerà la guarigione. Non possiamo sapere quando l’anima sarà pronta per la guarigione. Abbiate fiducia nel Reiki!
Reiki e cristalli.
I cristalli e i minerali in generale possono essere trattati con grande efficacia con il Reiki. Essi sono dei potenti catalizzatori e convogliatori d’energia e a contatto con esseri umani, animali o piante che abbiano bisogno di energia essi la donano “amorevolmente” in virtù del naturale processo di riequilibrio che si instaura nel contatto tra due diverse forme di energia.
Aura e Corpi sottili

Il campo energetico umano è la manifestazione dell’energia universale, intimamente connessa con la vita dell’uomo. Può essere descritto come un corpo luminoso che circonda e compenetra il corpo fisico e che emette radiazioni del tutto caratteristiche. Un’aura è un insieme di energie elettromagnetiche di densità variabile; queste particelle di energia sono sospese intorno al corpo umano in un campo di forma ovale. Questo campo ovale (o uovo aurico) si trova a una distanza di circa un metro dal corpo fisico (in media) da tutte le sue parti. Si trova anche al di sopra della testa e si estende sotto i piedi sul terreno. In base alle osservazioni compiute, i ricercatori hanno elaborato modelli teorici nei quali l’aura è divisa in diversi strati, che si circondano e si compenetrano l’un l’altro; tali strati vengono chiamati anche i corpi sottili. I corpi sono costituiti da una sostanza sempre più sottile a mano a mano che si procede verso l’esterno, rispetto al corpo fisico, e le loro vibrazioni rivelano frequenze progressivamente più alte. I vari strati si differenziano per la collocazione, il colore, il grado di luminosità, la forma, la densità, la fluidità e la funzione. E’ stato provato che due oggetti non possono occupare il medesimo spazio; questo è esatto se si considerano dei mattoni, dei metalli, dei pezzi di legno, ma se gli oggetti hanno vibrazioni differenti, o se lo spazio fra i loro atomi, i loro neutroni e protoni è abbastanza largo, un altro oggetto può occupare con facilità quello spazio libero. Questo può senza dubbio sembrare incomprensibile, dunque farò alcuni facili esempi: immaginate di riempire due bicchieri colmi d’acqua, se in uno di essi verserete un po’ di sabbia l’acqua strariperà e sarà provato che l’acqua e la sabbia non possono occupare lo stesso spazio e che una deve cedere il posto all’altra. La sabbia, essendo più pesante, cade sul fondo del bicchiere alzando cosi il livello dell’acqua che immediatamente straripa. Nell’altro bicchiere, pieno fino all’orlo come il primo, versiamo zucchero in polvere. Constateremo allora che possiamo versarci fino a sei cucchiaiate di zucchero prima che l acqua straripi. Il motivo del fenomeno è semplice. Lo zucchero si dissolve nell’acqua e le sue molecole occupano gli spazi liberi fra le molecole d’acqua, in tal modo esso non prende posto. Ed è solo allora che tutto lo spazio esistente fra le molecole d’acqua è stato occupato che l’eccesso di zucchero si ammucchierà sul fondo del bicchiere per fare straripare l’acqua. Abbiamo cosi la prova che due oggetti possono occupare nello stesso tempo il medesimo spazio. Questo sta a dimostrare, si che il corpo umano e formato da molecole, ma contiene anche altri corpi sottili o spirituali. Le osservazioni sull’aura hanno rilevato una interessante struttura dualistica. Ogni strato alterno del campo aurico è fortemente strutturato in una serie di onde stabili di luce, mentre gli stadi intermedi sembrano composti di fluidi in continuo movimento. Questi fluidi scorrono attraverso la forma creata dalle onde stabili di luce e la direzione del flusso è in esse.
Concezione energetica cinese

Per la medicina tradizionale cinese tutto è energia. Qualsiasi cosa esistente in natura, compreso l’universo, è energia in continuo moto e perenne trasformazione. Il simbolo che riassume tutto il pensiero cinese è quello del tao. Questo simbolo rappresenta nel suo cerchio un’unità, che contiene due forze contrapposte ma complementari. Queste continuano eternamente a fluire l’una verso l’altra e, quando arrivano al proprio massimo energetico, hanno comunque dentro di sé una piccola parte dell’altra. Le due forze sono chiamate dai cinesi yin e yang. Esse sono presenti ovunque e regolano con il loro movimento tutte le cose. L’una esiste perché esiste l’altra e non è possibile separarle né negarne una perché si dissolverebbe il senso dell’altra. Lo yin viene definito come energia potenziale (la quiete, l’aspetto materiale, la tendenza a contenere e ad accumulare forza), lo yang è l’energia che si esprime, e cioè il movimento, l’emanazione, l’esteriorità.
Salute e malattia
La salute dipende da un corretto equilibrio tra yin e yang e la malattia deriva da uno squilibrio tra queste due forze. Yin e yang, corpo e spirito, materia e funzione,hanno bisogno l’uno dell’altro per esistere, crescere e prosperare, trasformandosi continuamente l’uno nell’altro e nutrendosi reciprocamente. La conseguenza sarà che avremo un eccesso di un tipo di energia e una carenza dell’altro, e quindi il corpo, non più in equilibrio, sarà facilmente aggredito da una serie di fattori esterni.

In Conclusione: Guarire se stessi innanzi tutto é essenziale e questo richiede coerenza, applicazione, coraggio, passione, determinazione, perseveranza ed infine intuizione. Lavorare su gli altri richiede molto amore, dedizione e tolleranza, attitudini spesso innate ma a parte questo, bisogna avere anche la giusta conoscenza, per operare in modo sempre più efficace. Per giungere a tale sapere bisogna studiare e praticare giorno dopo giorno con senso di responsabilità. La cosa fondamentale è però capire fino in fondo il messaggio nascosto che questo livello porta con sé nel percorso di evoluzione dell’individuo. Così facendo si entra in una nuova sfera di consapevolezza, esso infatti inizia il viaggio a ritroso verso la sua reale essenza. Su questo piano esso si attiva a comprendere la fisicità che lo lega su questo piano di esistenza. Per giungere ad un piano di consapevolezza superiore bisogna in questo stadio effettuare dei tagli. Questi legami che vanno trascesi sono dovuti in gran parte alle false identificazioni da parte del nostro ego. Questi tagli di identificazione portano con sé spesso sofferenza e resistenza ma sono essenziali per compiere il primo passo verso un cammino spirituale. I legami da sciogliere sono con i nostri consanguinei, gli amici, con il passato, con i nostri ideali e i soldi. Voglio spiegare che tagliare non é indice di abbandono o di indifferenza, ma segno di maturità e libertà, perché proprio acquisendola la possiamo elargire. Infatti Gesù parla chiaro quando dice “Chi ama la madre, il padre i fratelli o le sorelle più di me non é degno del mio nome”. Il taglio si estende anche nei modelli abitudinari adottati nel sociale, dove l’immagine, i soldi e le ricchezze materiali devono assolutamente essere trascesi. In altre parole bisogna imparare a lasciare andare tutte quelle false identificazioni che portano dipendenza e che come una zavorra non ci fanno elevare. La libertà a cui tanto aspiriamo va conquistata da noi perché siamo noi che ci auto-imprigioniamo con regole, modelli e abitudini diventando schiavi di noi stessi. La libertà che tanto ci affascina, come concetto, ci spaventa come eventualità reale. Chi veramente vuole essere libero deve avere il coraggio di affrontare sé stesso e le proprie limitazioni e deve essere pronto a sfatare le proprie illusioni che con perizia si è costruito a difesa delle proprie paure ed insicurezze intessendo legami, identificazioni e situazioni, creando una ragnatela che ci rende ostaggi di noi stessi.
La vita ci offre al momento giusto il maestro di cui abbiamo bisogno. Il vero maestro è colui che la vita la assapora,ne scopre le diverse sfumature e nella tempesta riesce a godere della quiete del momento e abbandonarsi al cambiamento.

 

Operatore Olistica Elisa

La mia formazione multidisciplinare abbraccia diverse tecniche olistiche, tra  massaggio terapeutico, reiki, riflessologia, ecc. Ogni trattamento è personalizzato per adattarsi alle esigenze uniche di ogni individuo, mirando a ristabilire l’armonia tra corpo, mente e spirito.

Testimonianze dei Clienti Soddisfatti

Riflessologia plantare

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Operatrice Olistica Elisa

La riflessologia plantare è una disciplina olistica nata secoli fa il cui scopo è quellodi portare
equilibrio energetico alla persona nella sua globalità di corpo, mente e spirito.
Nei piedi e nelle mani, esistono zone riflessogene collegate a tutte le parti del corpo; attraverso
le estremità inferiori e superiori è quindi possibile stimolare l’intero organismo.
I piedi possiedono aree riflessogene sulla pianta, sul dorso e anche sui bordi. Gli
organi che si riflettono meglio sono quelli che presentano una maggiore innervazione, come
l’apparato digerente, quello urinario e quello genitale, e quelli che, se infiammati, provocano
dolore acuto, come le orecchie e i denti; gli organi più compatti, come il fegato, si riflettono con
maggiore difficoltà.
La stimolazione viene effettuata su punti ben precisi, in modo che il cervello decifri il messaggio
e lo trasmetta poi all’organo interessato. Il massaggio zonale stimola la circolazione sanguigna
e linfatica, contribuendo all’eliminazione delle tossine, riduce la tensione e da ottimi risultati
anche in caso di dolori articolari, mal di schiena, artrosi cervicale, lombalgie e sciatalgie,
emicranie, problemi mestruali e digestivi, allergie e disfunzioni ormonali.
Dopo una seduta di riflessologia plantare si può percepire una sensazione generale di
rilassamento e benessere.
La chiave di lettura della riflessologia plantare è sempre quella energetica per cui l’obiettivo è
sempre quello di ripristinare quel circuito virtuoso delle relazioni corporee, in grado di consentire
all’organismo e alla persona di ritrovare un equilibrio di funzionamento.Essa cerca di affrontare
e risolvere questi disturbi verificando con la manipolazione del piede quali aree sono dolenti e
quindi in squilibrio.
Tutti noi abbiamo i piedi e sappiamo a cosa servono: ci permettono di camminare, di stare in
piedi, di correre, di muoversi e di fare altre mille cose. Ma in pochi gli osservanoe sentono cosa
trasmettono o cosa vogliono dire.
Sotto al piede c’è “un mondo” affascinante da scoprire.
Il piede grazie alla riflessologia ci parla, è lo specchio di noi e del nostro vissuto, delle nostre
sensazioni ed emozioni, di quello che viviamo e dell’energia all’interno del nostro organismo.
STORIA DELLA RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Le tecniche di trattamento terapeutico del piede erano conosciute già millenni fa in tutte le aree
del pianeta e ancora oggi le medicine tradizionali ed etniche le utilizzano ampiamente.
L’Occidente ha riscoperto tali metodiche operative all’inizio di questo secolo grazie ad alcuni
operatori della salute che nella loro attività terapeutica ne hanno riproposto l’uso
sistematizzandone mappe e applicazioni.
La testimonianza più antica delle tecniche riflessogene è stata ritrovata in Egitto, nella necropoli
di Saqqara. Nella così detta “tomba dei Medici”, caratterizzata dalla presenza di diverse scene
murarie rappresentanti operazioni mediche, vi è un affresco che mostra un trattamento manuale
dei piedi e delle mani. Si è accertato che tale dipinto risale a circa 2330 a.C.
Nel IV secolo, un agopuntore cinese, il dottor Ko Hung, scoprì che utilizzando i pollici per
esercitare pressione sulle piante dei piedi dopo aver applicato gli aghi era possibilefavorire la
guarigione e aumentare il rilascio di energia.
La moderna riflessologia plantare è legata al nome di William H. Fitzgerald, medico statunitense
nato nel 1872, egli esercitò in molti ospedali del suo paese come otorinolaringoiatra. L’inizio
delle sue ricerche in questo campo fu quasi casuale; egli rimase infatti sorpreso dal fatto di
poter talvolta eseguire un’operazione al naso o alla gola senza far provare dolore al paziente,
mentre altre volte la stessa operazione provocava dolori insopportabili. Egli scoprì che nel primo
caso il paziente praticava delle pressioni su alcune parti della mano.
Osservando gli sciamani pellerossa che tramite la stimolazione di punti riflessi di mani e piedi
ottenevano effetti analgesici, e ripensando agli antichi metodi di digito-pressione cinese che
aveva potuto studiare durante i suoi soggiorni in Europa, ebbe le primeintuizioni del suo
metodo. Lo scopo di Fitzgerald era quello di ottenere un effetto antidolorifico, anche per evitare
l’uso dell’oppio.
Nel 1913 comunicò le sue scoperte ai colleghi dentisti, che cominciarono ad usare la tecnica di
pressione al posto degli anestetici.
Il dottor Fitzgerald fu anche il primo studioso a pubblicare un trattato su questa terapia; nel
1917, in collaborazione con il dottor Edwin F. Bowers, pubblicò il suo primo volume
sull’argomento: Zone Therapy, or Relieving pain at Home – La Terapia Zonale, ovvero alleviare
il dolore a casa. Dagli studi approfonditi del dottor Fitzgerald nacquero le prime mappature di
mani e piedi.
Il massaggio zonale si diffuse rapidamente negli Stati Uniti, anche per merito del dott Joe Riley,
che raffinò la tecnica e fece disegni e diagrammi minuziosi; nel 1919 pubblicò anche un libro,
Zone Therapy Simplified – Terapia Zonale Semplificata.
L’americana Eunice D. Ingham, inizialmente incoraggiata da Riley, di cui era allieva, intuì che
i piedi erano notevolmente più sensibili alla pressione che le mani. Considerandoli quindi come
parte centrale del trattamento, in seguito mise a punto una tecnica di massaggio per
compressione, l’Ingham Reflex Method of Compression Massage – Il metodo Ingham di
massaggio sui riflessi per compressione. Nel 1973 venne fondato l’Istituto Internazionale di
Riflessologia, per continuare il lavoro a cui la Ingham dedicò quasi tutta la sua vita.
Oggi il valore terapeutico del massaggio zonale è del tutto accertato e continua a diffondersi e
a svilupparsi nel mondo occidentale.

NON SONO VERITA’ ASSOLUTE, MA SOLO DELLE INDICAZIONI
Guardando il piede possiamo notare a primo colpo d’occhio del rossore, dei calli, la forma
diversa in piede e nell’altro, la conformazione del piede e delle dita, odore, colore, gonfiore,
sporgenze, rughe, fossette, solchi, calli, duroni, ecc…. Tutto ciò che è in difetto o in eccesso
evidenzierà uno squilibrio nel corpo.
Le Mappe del Piede
Le mappe del piede mostrano le aree riflesse degli organi e delle parti del corpo.Ogni area
contiene molti punti riflessi, come spilli su un puntaspilli. Gli organi riflessi sul piede
corrispondono a quelli del nostro organismo, quindi piededestro sono riflessi gli organi che
stanno a destra e sul piede sinistro gli organiche stannoa sinistra.
LE TECNICHE OPERATIVE
Respirazione, alimentazione, trattamento
L’Operatore Olistico aiuta l’interlocutore a ritrovare l’armonia psico-fisica ed energetica
attraverso l’uso di tecniche manuali, spirituali, vibrazionali, sonore, che stimolano un naturale
processo ditrasformazione e crescita della consapevolezza di Sé.
L’Operatore Olistico NON è un terapeuta, NON fa diagnosi e NON cura malattie fisiche o
psichiche; NON prescrive medicine o rimedi, quindi NON si pone in conflitto con la
medicina ufficiale; anzi collabora con essa.
RESPIRAZIONE E RESPIRO
Il primo elemento per una buona prevenzione generale è la respirazione. Una respirazione
adeguata è la base della salute fisica e psichica. Infatti se l’organismo è adeguatamente rifornito
di ossigeno tutte le sue funzioni possono esprimersi al meglio, tra l’altro una corretta
respirazione massaggia dolcemente la zona addominale e la colonna vertebrale. La
respirazione è l’unica funzione del corpo governata sia dal sistema involontario che da quello
volontario, attraverso di essa possiamo perciò da un lato capire la nostra condizione psichica
ed emotiva del momento dell’altro intervenire per gestirla al meglio recuperando uno stato più
equilibrato.
ALIMENTAZIONE
Secondo caposaldo della salute è l’alimentazione. Il cibo può essere utilizzato come primo
strumento per ripristinare un equilibrio alterato.
Capire quali sono gli alimenti e i sapori più adatti a ciascuno di noi e alla stagione, imparare a
godere del cibo e del palato, fare del pasto un piccolo e tranquillo rito quotidiano, evitare gli
eccessi, sono accorgimenti utili per l’operatore. Troppe volte mangiamo di fretta, troppo e
qualunque cosa, non considerando che il nutrimento non viene dalla quantità di cibo ma dalla
qualità e dagli abbinamenti.
Prima di ogni sessione evitare di fare pasti abbondanti o abbuffate, per evitare di trattare
durante la digestione.
TRATTAMENTO
Terzo strumento essenziale è il trattamento personale. Chiunque faccia, per lavoro o per hobby,
trattamenti manuali, in particolare la riflessologia, dovrebbe farsi trattare spesso anche se è in
buona salute.
Una volta alla settimana sarebbe l’ideale, ma comunque almeno una vota al mese è importante
farsi fare un trattamento, di qualsiasi tipo, imparando così a sentirsi interlocutore o comunque
a vivere questa esperienza stando dall’altra parte, anche perchési possono imparare molte
cose utili per la propria attività da altri operatori olistici. Chi si avvicina alla riflessologia plantare
contribuisce quotidianamente al proprio riequilibrio funzionale.
In sintesi la riflessologia agisce in tre ambiti principali:congestione, infiammazione e
tensione.
L’obiettivo è quello di eliminare gradualmente, durante le sedute,queste condizioni
spesso interconnesse, riuscendo a ripristinare l’equilibrio del corpo.
Non ci sono sostanziali controindicazioni solo una particolare attenzione alle donne
gravide e a chi soffre di trombosi o di statidi agitazione nervosa con assunzione di
psicofarmaci.

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Operatore Olistica Elisa

La mia formazione multidisciplinare abbraccia diverse tecniche olistiche, tra  massaggio terapeutico, reiki, riflessologia, ecc. Ogni trattamento è personalizzato per adattarsi alle esigenze uniche di ogni individuo, mirando a ristabilire l’armonia tra corpo, mente e spirito.

Testimonianze dei Clienti Soddisfatti